Bollicine
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Albert Beerens
Albert Beerens è un piccolo recoltant-manipulan, proprietario di sette ettari di vigneto. Le tenute di proprietà si sbriciolano nei comuni di Arrentières, Colombé-le-Sec. Ailleville e Bar-sur-Aube.
Il parco vigne aziendale è orientato principalmente alla produ- zione di chardonnay, pinot nero e meunier ma sono presenti anche parcelle vitate a pinot bianco e pinot grigio.
La conduzione delle vigne è particolarmente attenta e rispettosa dell’ambiente: l’inerbimento dei terreni è totale, viene promosso l’utilizzo esclu- sivo di fertilizzanti organici ed è escluso l’utilizzo di prodotti di sintesi. Beerens fa parte dell’associazione Terre Vitis ma è in atto un percorso agricolo che si manifesterà a breve con una completa conversione al bio- logico.
Erede della tenuta familiare, Anne-Laure Beerens, ispiratrice e moto perpetuo, è oggi a tutti gli effetti sul ponte di comando e porta nella gestione dell’azienda, tutto il suo entusiasmo e il suo dinamismo. La sua conoscenza del territorio e le sue idee originali, si oggettivano in vini dinamici, puri e succulenti, perfetto mix fra tradizione e contemporaneità.
Alsace Willm
A 36 Km a sud di Strasburgo, sulla strada dei vini di Alsazia, si trova l’azienda ALSACE WILLM con i suoi bei vigneti.
Alsace Willm fu fondata nel 1896 dalla famiglia WILLM.
Verso il 1920 conobbe grande rinomanza internazionale, e nel 1930, appena dopo l’abolizione del proibizionismo, Willm fu il primo produttore alsaziano ad esportare i vini negli U.S.A.
Oggi Willm produce un’ampia selezione di vini di alta qualità, compresi alcuni Grand Cru, prodotti con uve raccolte nel proprio Domaine.
Tradizione e tecniche moderne vengono bilanciate nella produzione dei vini:
– Grandi botti in legno per la fermentazione e affinamento dei vini riserva, Grand Cru, vendanges tardives e Sélection de Grains Nobles.
– Acciaio inox per i Vins de Sélection
Antonio Vallana
L’Alto Piemonte è una zona viticola in grande crescita: qui si sta riscoprendo un territorio fortemente vocato alla produzione del Nebbiolo (localmente chiamato Spanna) che si esprime al meglio in questi terreni supervulcanici a pH acido, colline moreniche, una varietà incalcolabile di sottozone, microclimi e cru che si trasforma in vini unici, con un’identità e con un potenziale di invecchiamento strepitosi.
Antonio Vallana è un’azienda storica di questa regione, presente sul territorio da oltre due secoli.
L’azienda è oggi in una fase di grande rilancio sotto la guida di Francis e Marina Fogarty, i nipoti di Bernardo Vallana che portano avanti una doppia missione: da un lato la fedeltà assoluta a quei vini che grazie alle generazioni precedenti hanno portato Antonio Vallana a essere tra i riferimenti mondiali per l’Alto Piemonte, dall’altro la lungimiranza di giovani che credono fortemente alla potenzialità di uno stupendo territorio che riserva ancora molte sorprese.
I vini prodotti da Antonio Vallana sono espressioni diverse e complementari dell’Alto Piemonte:
Colline Novaresi Rosso presenta un volto giovane e fruttato del Nebbiolo, reso ancora più gentile dalla presenza della Vespolina: un vitigno autoctono tradizionalmente piantato nei vigneti di Spanna per rendere il vino più morbido, ricco di colore e speziato.
Colline Novaresi Spanna offre invece tutta la struttura del Nebbiolo, un bouquet floreale, tipico e molto espressivo. Si tratta del vino che ha reso famoso Antonio Vallana in tutto il mondo: fin dagli anni cinquanta è stato l’ambasciatore dell’Alto Piemonte in Europa, America e Australia, ed è la migliore introduzione all’eccellenza che si esprime nei cru.
Boca è una delle realtà viticole più affascinanti d’Italia nonché una delle denominazioni più piccole e rare. Si tratta di un cru Altopiemontese di lunghissima tradizione: il disciplinare non ammette l’uso del Nebbiolo in purezza ma richiede l’utilizzo di Vespolina e – a discrezione – Uva Rara. Segue un invecchiamento obbligatorio di tre anni, di cui almeno due in legno. Il risultato è un vino elegante e fine con una notevole complessità olfattiva e una marcata acidità tipica di questo cru, che rende molto interessante il lungo e lunghissimo invecchiamento.
Gattinara è senza dubbio la realtà viticola più conosciuta dell’Alto Piemonte per l’eccellenza dei nebbioli prodotti da questo cru: nel 1990 fu il primo in Alto Piemonte a ottenere la DOCG. Diversamente dalle altre, questa zona si trova sulla riva destra della Sesia ed è caratterizzata da una precisa identità. Chi degusta un Gattinara cerca le emozioni del grande Nebbiolo (100%) espresso nelle caratteristiche di un territorio subalpino: struttura e carattere uniti a freschezza, complessità, evoluzione e longevità. Anche in questo caso il disciplinare impone un invecchiamento di tre anni, di cui due in legno.
Azienda Agricola Paolo Avezza
Paolo Avezza ha puntato molto sui vini che meglio caratterizzano l’Astigiano, dalla Barbera al Dolcetto, dal Moscato ai metodo classico Alta Langa Docg. Quest’ultima, sebbene non abbia ancora raggiunto la notorietà di regioni spumantistiche come Franciacorta e Trentino, ha molte carte da giocare, forte di un territorio di antica tradizione vinicola e di una vocazione indiscutibile per la viticoltura.
Azienda Vinicola Villa Sparina
Villa Sparina, azienda vinicola a Gavi in Piemonte, comprende 100 ettari di proprietà, di cui 70 dedicati alla coltivazione di vitigni autoctoni dedicati alla produzione di Gavi e Barbera. Le vigne si trovano tra le colline di Monterotondo, una delle zone meglio esposte per la produzione del vitigno Cortese.
Bernardi Vini
Nata nel 1975 da una tradizione di famiglia che si traduce nella cura della vite nel regno dei colli di Conegliano-Valdobbiadene. Una scelta orientata alla viticoltura e all’enologia di qualità e che racconta la terra dove sorge l’Azienda Bernardi. Ogni elemento contribuisce alla narrazione di queste colline. Specialmente con il Prosecco DOCG.
Bisson
vini Bisson nascono agli albori del 1978 quando Pierluigi Lugano, maestro d’arte e sommelier affermato, conscio delle potenzialità che intuiva esser nascoste negli aspri vini dei contadini liguri, decide di tentare “l’avventura” di valorizzazione delle uve della Riviera Ligure del Levante. Inizia acquistando piccole partite d’uva dai contadini sparsi sul territorio e a vinificarle nella propria cantina, portando avanti, con tecniche moderne di vinificazione, numerosi esperimenti per capire come trattare le uve locali. Gli ottimi risultati ottenuti, hanno permesso di far “rivivere” vini liguri autoctoni che ormai erano praticamente scomparsi, come per esempio la “Bianchetta Genovese” ed il “Ciliegiolo” e di creare nuove intuizioni come il “Musaico”, vino rosso di spiccata personalità. Dopo alcuni anni passati a vinificare uve acquistate, consci del fatto che il vino nasce “in vigna”, si decide di impiantare vigneti di proprietà, al fine di realizzare un pieno controllo del processo qualitativo dei propri vini. La coltivazione a “rigorosa limitazione di fitofarmaci” è l’ultima sfida che si sta portando avanti, con estrema convinzione, a garanzia di qualità e genuinità.
Cantina La Tunella
Le parole di un friulano stanno dentro le sue mani, in quello che fa prima che in quello che dice. Un racconto che si esprime attraverso l’amore per il proprio lavoro. Vignaioli da più di cinquant’anni, abbiamo scelto di tramandare i valori della nostra terra e della nostra famiglia attraverso un vino di qualità eccellente: Tunella.