Vini Rossi
Showing 1–12 of 174 results
Abbe Rous
Il nome Abbe Rous rende omaggio al sacerdote, che alla fine del XIX secolo, iniziò per primo a vendere il Banyuls in bottiglia, per finanziare la costruzione di una chiesa.
L’esperienza maturata da questa cantina permette lo sviluppo di una gamma di vini altamente espressivi nelle denominazioni Collioure o Banyuls. Forti di un savoir faire unico per la produzione di Banyuls e Banyuls Grand Cru, la loro gamma è di grande ricchezza.
Sotto la direzione di Jean-Pierre Papy, i vini di questa azienda soddisfano sia le esigenze di grandi tavoli gastronomici che quelli dei nuovi consumatori.
Il Banyuls è il vino che nel mondo, con il Barolo Chinato, è riconosciuto come l’abbinamento ottimale per accompagnare il cioccolato.
Alois Lageder
Nel 1823 Johann Lageder decide di fare fagotto e di lasciare la Val Gardena per trasferirsi in città, dove inizia a commer- ciare in vini. I suoi discendenti comincia- no a vinificarlo in proprio, e a collaborare con altri viticoltori. Nel 1934 Alois Lage- der III acquista la tenuta LÖWENGANG a Magrè, e una generazione dopo, il figlio Alois, insieme alla sorella Wendelgard e suo marito Luis von Dellemann, decide
di puntare su una produzione in sintonia con i cicli naturali.
Oggi, la tenuta a Magrè è gestita dalla famiglia Lageder in sesta generazione. I 55 ettari di vigneti di proprietà della famiglia sono interamente coltivati col metodo biodinamico.
Alsace Willm
A 36 Km a sud di Strasburgo, sulla strada dei vini di Alsazia, si trova l’azienda ALSACE WILLM con i suoi bei vigneti.
Alsace Willm fu fondata nel 1896 dalla famiglia WILLM.
Verso il 1920 conobbe grande rinomanza internazionale, e nel 1930, appena dopo l’abolizione del proibizionismo, Willm fu il primo produttore alsaziano ad esportare i vini negli U.S.A.
Oggi Willm produce un’ampia selezione di vini di alta qualità, compresi alcuni Grand Cru, prodotti con uve raccolte nel proprio Domaine.
Tradizione e tecniche moderne vengono bilanciate nella produzione dei vini:
– Grandi botti in legno per la fermentazione e affinamento dei vini riserva, Grand Cru, vendanges tardives e Sélection de Grains Nobles.
– Acciaio inox per i Vins de Sélection
Andaras
Andaras nasce nel 2016 da un’idea di Marco Pinna e Paolo Balia: il pri-mo porta l’esperienza di oltre 20 anni nel mercato del vino, il secondo è un esperto viticoltore che da 30 anni prosegue l’attività del padre Raf- faele. Il progetto affonda le sue radici nel significato stesso della parola Andaras, “sentieri di campagna”, e parte dalle strade polverose per- corse dai contadini per impiantare le prime viti dell’isola di Sant’Antioco, su terreni sabbiosi aridi e bruciati dal sole. La viticoltura si sviluppa attraverso la selezione sapiente dei ceppi più adatti grazie alle facilità di coltivazione a piede franco. Le prime esperienze di vinificazione par- tono dal 2016, il progetto in seguito coinvolge altri due soci, Massimo Putzu, esperto viticoltore, e Alessandro Balia, giovane interessato alla viticoltura. Dal 2020 l’azienda rivendica la denominazione Carignano del Sulcis. Oggi l’azienda è composta da 3,5 ettari in conduzione.
Andes Plateau (Cile)
Andes Plateau si ispira alle vicine montagne della cordigliera delle Ande. Una zona ideale per la coltivazione della vite, dove si combinano ambiente naturale, colori vivi, aria pulita, altitudine, terra e cielo. L’enologo Felipe Uribe, fondatore di Andes Palateau, ha dato vita al suo progetto a 700 metri sul livello del mare, motivato dall’dea di creare vini unici ed eleganti. Il suo primo vino, Cota 700, beneficia del clima fresco e soleggiato, che favorisce una maturazione molto lenta delle uve. I vigneti si trovano a Alcohuaz e Cajòn del Maipo. Si ottiene un vino fresco e vivo, dalla spiccata acidità, basso pH, gradazione alcoolica contenuta. E’ un uvaggio composto per oltre l’80% da Cabernet Sauvignon, completato da Syrah, Cabernet Franc e Carignan. Cota 500 è un blend di Cabernet Sauvignon (95%) più Syrah e Carignan. Ha tannini spiccati ma la sua freschezza e la naturale acidità favoriscono una facile bevibilità. Il vigneto di tre ettari dal quale si produce Cota 500 si trova nelle vicinanze di Requinoa, ai piedi delle Ande.
Antonio Vallana
L’Alto Piemonte è una zona viticola in grande crescita: qui si sta riscoprendo un territorio fortemente vocato alla produzione del Nebbiolo (localmente chiamato Spanna) che si esprime al meglio in questi terreni supervulcanici a pH acido, colline moreniche, una varietà incalcolabile di sottozone, microclimi e cru che si trasforma in vini unici, con un’identità e con un potenziale di invecchiamento strepitosi.
Antonio Vallana è un’azienda storica di questa regione, presente sul territorio da oltre due secoli.
L’azienda è oggi in una fase di grande rilancio sotto la guida di Francis e Marina Fogarty, i nipoti di Bernardo Vallana che portano avanti una doppia missione: da un lato la fedeltà assoluta a quei vini che grazie alle generazioni precedenti hanno portato Antonio Vallana a essere tra i riferimenti mondiali per l’Alto Piemonte, dall’altro la lungimiranza di giovani che credono fortemente alla potenzialità di uno stupendo territorio che riserva ancora molte sorprese.
I vini prodotti da Antonio Vallana sono espressioni diverse e complementari dell’Alto Piemonte:
Colline Novaresi Rosso presenta un volto giovane e fruttato del Nebbiolo, reso ancora più gentile dalla presenza della Vespolina: un vitigno autoctono tradizionalmente piantato nei vigneti di Spanna per rendere il vino più morbido, ricco di colore e speziato.
Colline Novaresi Spanna offre invece tutta la struttura del Nebbiolo, un bouquet floreale, tipico e molto espressivo. Si tratta del vino che ha reso famoso Antonio Vallana in tutto il mondo: fin dagli anni cinquanta è stato l’ambasciatore dell’Alto Piemonte in Europa, America e Australia, ed è la migliore introduzione all’eccellenza che si esprime nei cru.
Boca è una delle realtà viticole più affascinanti d’Italia nonché una delle denominazioni più piccole e rare. Si tratta di un cru Altopiemontese di lunghissima tradizione: il disciplinare non ammette l’uso del Nebbiolo in purezza ma richiede l’utilizzo di Vespolina e – a discrezione – Uva Rara. Segue un invecchiamento obbligatorio di tre anni, di cui almeno due in legno. Il risultato è un vino elegante e fine con una notevole complessità olfattiva e una marcata acidità tipica di questo cru, che rende molto interessante il lungo e lunghissimo invecchiamento.
Gattinara è senza dubbio la realtà viticola più conosciuta dell’Alto Piemonte per l’eccellenza dei nebbioli prodotti da questo cru: nel 1990 fu il primo in Alto Piemonte a ottenere la DOCG. Diversamente dalle altre, questa zona si trova sulla riva destra della Sesia ed è caratterizzata da una precisa identità. Chi degusta un Gattinara cerca le emozioni del grande Nebbiolo (100%) espresso nelle caratteristiche di un territorio subalpino: struttura e carattere uniti a freschezza, complessità, evoluzione e longevità. Anche in questo caso il disciplinare impone un invecchiamento di tre anni, di cui due in legno.
Audarya
37 ettari di vigneti di cui 10 attorno alla cantina che sorge immersa nel verde. Un posto speciale in cui cantina, viti e cielo si sposano.
Qui nascono i nostri vini. Tra i grandi tini in acciaio e quelli in cemento, la bottaia, la sala di imbottigliamento, tutti rigorosamente situati all’interno della stessa struttura ad un passo dai vigneti.
Authentique Wine Cellars (Oregon – USA)
Nicholas Keeler è figlio di Craig e Gabriele Keeler, che conducono la “Keeler Estate Vineyard” winery di Amity, Oregon. Amity è un piccolo villaggio situato a circa 60 km a sud di Portland. Quando venne acquistata nel 1990, questa terra dimenticata era zona occupata da bacche selvatiche e sottobosco. Dopo un processo di conversione a vigneti durato anni, si è venuto a creare un ecosistema perfettamente funzionante: una riserva naturale ricca di fauna selvatica, piccoli laghi e cascate, torrenti, boschi e vigneti condotti con metodi biodinamici. Nicholas Keeler crea artigianalmente i suoi vini a marchio Authentique Wine Cellars con produzioni “small batch” da “single vineyards”, sia dal vigneto di famiglia che da altri famosi vigneti situati nella Willamette Valley. La parte ovest dell’Oregon, affiorata alla luce dopo essere rimasta sommersa nell’Oceano Pacifico per milioni di anni, è una terra ricchissima di sedimenti vulcanici e marini. Negli ultimi decenni, la produzione di vino è esplosa in quest’area, dando vita al fenomeno della Willamette Valley con le sue sottozone, ognuna caratterizzata dal proprio microclima distintivo. In quest’area è presente anche una tipologia di terreno vulcanico unica al mondo, chiamato “Jory soil”, particolarmente ricco in ferro nelle Eola-Amity Hills. Ciò che distingue le Eola-Amity Hills, AVA (American Viticultural Area) che si estende per quasi 30 km tra le colline di Amity a nord e quelle della città di Salem a sud, oltre alla tipicità del sottosuolo, è l’alternanza di giornate calde e notti fresche, con forti escursioni termiche dovute ai forti venti provenienti dall’Oceano Pacifico, che soffiano attraverso il “Van Duzer Corridor”. Lo stesso nome “Eola”, venne dato originariamente dai pionieri dell’800 ad un insediamento della zona, con riferimento al nome del dio greco Eolo. Sono poche nel mondo le zone vinicole dove il Pinot Nero, uva difficile da coltivare, può maturare perfettamente e dove si ritrovano tutte le condizioni ambientali ideali per poter produrre da questo vitigno vini di qualità estrema. Le produzioni naturali di Authentique Wine Cellars (le uve del Keeler Estate Vineyard hanno certificazione biodinamica Demeter e “Stellar Organic”) seguono altissimi standard qualitativi. Con le uve coltivate su queste colline si producono Pinot Noir pieni di note fruttate e delicate, con una struttura profonda e minerale, paragonabile a quella dei grandi vini della Côte de Nuits in Borgogna, mentre gli ottimi Chardonnay sono marcati da freschezza, energia e precisione.
Azienda Agricola Roberto Voerzio
Una produzione di assoluta eccellenza che, come amano rimarcare in cantina, nasce grazie a una cura maniacale della vigna, caratterizzata da rese tra le più basse del Barolo. È difficile però riuscire a racchiudere in poche righe l’impatto che il lavoro di Roberto Voerzio ha avuto sul territorio in questi tre decenni. Un percorso fatto di coraggio e di scelte spesso controcorrente, dettate dalla volontà, sempre e comunque, di produrre vini capaci di rappresentarlo. Non è quindi un caso se oggi i suoi sono universalmente riconosciuti come alcuni dei più grandi Barolo esistenti. Vini di culto che non dovrebbero mancare nella cantina di ogni vero appassionato.
Tra i filari si parte dalle concimazioni, che dopo ogni vendemmia sono effettuate solo al bisogno, e impiegando esclusivamente letame di mucca e humus. A seguire, la potatura invernale nonché i diradamenti, sono effettuati in maniera oculata, al fine di mantenere basse le rese e alto il livello qualitativo dei grappoli.
In cantina, le uve vengono lavorate senza mai far ricorso a nessuna sostanza che possa alterare le caratteristiche naturali del frutto. Le fermentazioni durano dai dieci ai trenta giorni, e avvengono a opera dei soli lieviti indigeni, mentre l’invecchiamento varia in base al prodotto che si vuole ottenere. In ogni caso, prima dell’imbottigliamento nessun vino viene mai filtrato.
Azienda Agricola Campogrande
La cantina si trova nel centro storico di Riomaggiore, è piccola ma bene attrezzata con tecniche innovative.
Le uve raccolte nei giorni della vendemmia vengono riposte in un locale climatizzato.
Raggiunta la quantità sufficiente per riempire una vasca, circa 2000 chili, si procede alla pigiadiraspatura. La massa pigiata viene mantenuta a temperatura controllata di circa 12 gradi per un periodo di quattro giorni.
Il nostro vigneto più esteso che ha dato il nome all’azienda si chiama CAMPOGRANDE o “Cianun” in dialetto ligure.
Il Campogrande è posizionato nella parte più alta della collina di “Serra” proprio dove la curva di livello dei terrazzamenti gira dalla strabiliante vista a mare sino a valle- Questo singolare effetto geometrico trasmette alla vista una sua diversità rispetto alle altre vigne che sono molto piccole e sembrano precipitare verso il mare.
Era stato abbandonato e coperto di bosco prima della nuova coltivazione iniziata nel 2005. L’accesso non è facile: si scende un sentiero e una scala molto ripida.
Azienda agricola Capanna
L’azienda produce tutte le denominazioni di origine che insistono sul territorio di Montalcino: Brunello di Montalcino DOCG – anche Riserva nelle migliori annate – Rosso di Montalcino DOC, Moscadello di Montalcino DOC – anche Vendemmia Tardiva – Sant’Antimo DOC – Rosso e Bianco -; vengono prodotti inoltre tre vini ad indicazione Toscana IGT (Rosso del Cerro, SanGioBì e Rosina), l’olio extravergine di oliva, grappe di Brunello e di Moscadello.
Tutti questi prodotti sono disponibili nella nostra vendita diretta e, a richiesta, possono essere anche spediti in tutto il mondo.
Azienda Agricola Case Alte
Camporeale è un piccolo centro di circa 3500 abitanti posto nella Val di Mazara, nell’entroterra tra Palermo e Trapani.
Da tre generazioni la famiglia Vaccaro produce vini in questo territorio collinare, contraddistinto da condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli che danno luogo a una produzione dalle eccellenti caratteristiche organolettiche.
Tutto inizia con Giuseppe Vaccaro, uomo di grande esperienza e profondamente innamorato della propria terra. Negli anni ’50 del secolo scorso, Giuseppe intuisce il potenziale di questo territorio e decide di iniziare a vinificare le uve della propria tenuta nella sua piccola bottega; i vini sono destinati alle taverne palermitane che iniziano in breve tempo ad apprezzare il prodotto. Incoraggiato dal successo, nel 1963 Giuseppe decide di ampliare l’azienda e di acquistare dei terreni e un caseggiato in Contrada Macellarotto, a cui si aggiungono ulteriori dieci ettari acquistati nel 1986, sul promontorio su cui svettano le case che ospiteranno in seguito la cantina, e che daranno il nome all’azienda Case Alte. Giuseppe con l’aiuto del figlio Calogero intraprende la coltivazione rigorosamente in regime di agricoltura biologica.
Nel 2010, incentivati dall’interesse e dalla partecipazione del giovanissimo figlio di Calogero, anch’esso Giuseppe, i Vaccaro decidono di investire sulla costruzione di una piccola cantina e sulla produzione di vini che esprimano l’amore per la propria terra e per i propri vigneti.
Un amore che guarda al futuro, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità e dell’agricoltura biologica, ma che non dimentica la sua storia e la cura che le passate generazioni hanno dedicato a ogni singolo grappolo d’uva.