Vini bianchi nazionali

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Alois Lageder

Nel 1823 Johann Lageder decide di fare fagotto e di lasciare la Val Gardena per trasferirsi in città, dove inizia a commer- ciare in vini. I suoi discendenti comincia- no a vinificarlo in proprio, e a collaborare con altri viticoltori. Nel 1934 Alois Lage- der III acquista la tenuta LÖWENGANG a Magrè, e una generazione dopo, il figlio Alois, insieme alla sorella Wendelgard e suo marito Luis von Dellemann, decide
di puntare su una produzione in sintonia con i cicli naturali.
Oggi, la tenuta a Magrè è gestita dalla famiglia Lageder in sesta generazione. I 55 ettari di vigneti di proprietà della famiglia sono interamente coltivati col metodo biodinamico.

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Antonio Vallana

L’Alto Piemonte è una zona viticola in grande crescita: qui si sta riscoprendo un territorio fortemente vocato alla produzione del Nebbiolo (localmente chiamato Spanna) che si esprime al meglio in questi terreni supervulcanici a pH acido, colline moreniche, una varietà incalcolabile di sottozone, microclimi e cru che si trasforma in vini unici, con un’identità e con un potenziale di invecchiamento strepitosi.

Antonio Vallana è un’azienda storica di questa regione, presente sul territorio da oltre due secoli.
L’azienda è oggi in una fase di grande rilancio sotto la guida di Francis e Marina Fogarty, i nipoti di Bernardo Vallana che portano avanti una doppia missione: da un lato la fedeltà assoluta a quei vini che grazie alle generazioni precedenti hanno portato Antonio Vallana a essere tra i riferimenti mondiali per l’Alto Piemonte, dall’altro la lungimiranza di giovani che credono fortemente alla potenzialità di uno stupendo territorio che riserva ancora molte sorprese.

I vini prodotti da Antonio Vallana sono espressioni diverse e complementari dell’Alto Piemonte:
Colline Novaresi Rosso presenta un volto giovane e fruttato del Nebbiolo, reso ancora più gentile dalla presenza della Vespolina: un vitigno autoctono tradizionalmente piantato nei vigneti di Spanna per rendere il vino più morbido, ricco di colore e speziato.

Colline Novaresi Spanna offre invece tutta la struttura del Nebbiolo, un bouquet floreale, tipico e molto espressivo. Si tratta del vino che ha reso famoso Antonio Vallana in tutto il mondo: fin dagli anni cinquanta è stato l’ambasciatore dell’Alto Piemonte in Europa, America e Australia, ed è la migliore introduzione all’eccellenza che si esprime nei cru.

Boca è una delle realtà viticole più affascinanti d’Italia nonché una delle denominazioni più piccole e rare. Si tratta di un cru Altopiemontese di lunghissima tradizione: il disciplinare non ammette l’uso del Nebbiolo in purezza ma richiede l’utilizzo di Vespolina e – a discrezione – Uva Rara. Segue un invecchiamento obbligatorio di tre anni, di cui almeno due in legno. Il risultato è un vino elegante e fine con una notevole complessità olfattiva e una marcata acidità tipica di questo cru, che rende molto interessante il lungo e lunghissimo invecchiamento.

Gattinara è senza dubbio la realtà viticola più conosciuta dell’Alto Piemonte per l’eccellenza dei nebbioli prodotti da questo cru: nel 1990 fu il primo in Alto Piemonte a ottenere la DOCG. Diversamente dalle altre, questa zona si trova sulla riva destra della Sesia ed è caratterizzata da una precisa identità. Chi degusta un Gattinara cerca le emozioni del grande Nebbiolo (100%) espresso nelle caratteristiche di un territorio subalpino: struttura e carattere uniti a freschezza, complessità, evoluzione e longevità. Anche in questo caso il disciplinare impone un invecchiamento di tre anni, di cui due in legno.

Azienda Agricola Campogrande

La cantina si trova nel centro storico di Riomaggiore, è piccola ma bene attrezzata con tecniche innovative.
Le uve raccolte nei giorni della vendemmia vengono riposte in un locale climatizzato.
Raggiunta la quantità sufficiente per riempire una vasca, circa 2000 chili, si procede alla pigiadiraspatura. La massa pigiata viene mantenuta a temperatura controllata di circa 12 gradi per un periodo di quattro giorni.

Il nostro vigneto più esteso che ha dato il nome all’azienda si chiama CAMPOGRANDE o “Cianun” in dialetto ligure.
Il Campogrande è posizionato nella parte più alta della collina di “Serra” proprio dove la curva di livello dei terrazzamenti gira dalla strabiliante vista a mare sino a valle- Questo singolare effetto geometrico trasmette alla vista una sua diversità rispetto alle altre vigne che sono molto piccole e sembrano precipitare verso il mare.
Era stato abbandonato e coperto di bosco prima della nuova coltivazione iniziata nel 2005. L’accesso non è facile: si scende un sentiero e una scala molto ripida.

Azienda agricola Capanna

L’azienda produce tutte le denominazioni di origine che insistono sul territorio di Montalcino: Brunello di Montalcino DOCG – anche Riserva nelle migliori annate – Rosso di Montalcino DOC, Moscadello di Montalcino DOC – anche Vendemmia Tardiva – Sant’Antimo DOC – Rosso e Bianco -; vengono prodotti inoltre tre vini ad indicazione Toscana IGT (Rosso del Cerro, SanGioBì e Rosina), l’olio extravergine di oliva, grappe di Brunello e di Moscadello.

Tutti questi prodotti sono disponibili nella nostra vendita diretta e, a richiesta, possono essere anche spediti in tutto il mondo.

 

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Azienda Agricola Case Alte

Camporeale è un piccolo centro di circa 3500 abitanti posto nella Val di Mazara, nell’entroterra tra Palermo e Trapani.
Da tre generazioni la famiglia Vaccaro produce vini in questo territorio collinare, contraddistinto da condizioni pedoclimatiche particolarmente favorevoli che danno luogo a una produzione dalle eccellenti caratteristiche organolettiche.

Tutto inizia con Giuseppe Vaccaro, uomo di grande esperienza e profondamente innamorato della propria terra. Negli anni ’50 del secolo scorso, Giuseppe intuisce il potenziale di questo territorio e decide di iniziare a vinificare le uve della propria tenuta nella sua piccola bottega; i vini sono destinati alle taverne palermitane che iniziano in breve tempo ad apprezzare il prodotto. Incoraggiato dal successo, nel 1963 Giuseppe decide di ampliare l’azienda e di acquistare dei terreni e un caseggiato in Contrada Macellarotto, a cui si aggiungono ulteriori dieci ettari acquistati nel 1986, sul promontorio su cui svettano le case che ospiteranno in seguito la cantina, e che daranno il nome all’azienda Case Alte. Giuseppe con l’aiuto del figlio Calogero intraprende la coltivazione rigorosamente in regime di agricoltura biologica.

Nel 2010, incentivati dall’interesse e dalla partecipazione del giovanissimo figlio di Calogero, anch’esso Giuseppe, i Vaccaro decidono di investire sulla costruzione di una piccola cantina e sulla produzione di vini che esprimano l’amore per la propria terra e per i propri vigneti.
Un amore che guarda al futuro, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità e dell’agricoltura biologica, ma che non dimentica la sua storia e la cura che le passate generazioni hanno dedicato a ogni singolo grappolo d’uva.

Azienda Agricola Ceraudo

L’azienda si sviluppa a pochi chilometri dal mare, tra rilievi collinari appena accennati dai quali si scorge la linea blu delle acque. Qui i filari suonano “La Vie en Rose” per via dei roseti piantati tra i vigneti, per esaltare il delicato contagio e prevenire i parassiti. Ogni scelta fatta è mirata alla ricerca costante della qualità nella lavorazione del prodotto, della terra e con l’utilizzo di moderne tecnologie oltre che con la consulenza dell’enologo e maestro Fabrizio Ciuffoli.

Nelle fasce più alte sono stati impiantati vitigni bianchi, che hanno dimostrato di esprimersi al meglio: Chardonnay, Greco Bianco e Mantonico, Pecorello. Appena più in basso sono stati sistemati il Gaglioppo, vitigno autoctono, e il Cabernet Sauvignon, mentre è in atto una sperimentazione su altri vitigni autoctoni, tra cui il Magliocco, sui terreni recentemente acquistati.
L’esposizione dei filari verso il mare, la consistenza del terreno e il microclima proprio, ha permesso di ottenere dei vini carichi di profumi, persistenti e freschi. Il sole, la frutta, i fiori primeggiano nei caratteri regalando emozioni uniche: “un viaggio verso il Sud”. Il mare, così vicino, tanto da sentirne il profumo trasportato dalla brezza al mattino, e il fruscio della risacca nelle quiete sere d’estate, è l’elemento caratterizzante. Qui non permette sbalzi termici così sensibili da nuocere alle coltivazioni; ogni chicco d’uva, ogni oliva, maturano sotto i raggi possenti di un caldo sole estivo.

Terra, mare e sole, i componenti di un microclima esatto (perfetto), fatto di altri microelementi che fanno capo al lavoro e alla dedizione dell’uomo e che non è più lo stesso anche a pochi chilometri di distanza. Ecco le condizioni in cui nascono e vengono curati i prodotti della famiglia Ceraudo, dalle qualità organolettiche straordinarie che si esaltano solo se si rispettano leggi, tempi e gradi centigradi incompatibili con i ritmi impazziti della quotidianità.

Azienda Agricola Cianfagna

La famiglia Cianfagna si dedica alla produzione agricola da più di sei generazioni; le origini si possono far risalire intorno al 1860. L’attività è stata tramandata dai padri ai figli con enormi sacrifici, mantenendo inalterato il rispetto per le tradizioni e per il territorio.

Negli ultimi quaranta anni l’azienda si è andata ingrandendo sempre più, privilegiando l’attività dei seminativi e degli oliveti. La cantina Cianfagna nasce nel 1999 quando Vincenzo Cianfagna è subentrato nella gestione aziendale al papà Pasquale. La sua voglia di valorizzare una tradizione antica lo ha portato a fare scelte innovative e coraggiose, affiancando alle antiche colture anche l’attività dei vigneti. Con il primo impianto di circa quattro ettari di vigna tra tintilia e aglianico, Vincenzo ha incentrato il suo lavoro sulla produzione di qualità cercando di dare un’impronta precisa al suo vino …. sano, genuino, caratteristico, proveniente da uve sanissime e controllatissime. Un vino che rispecchia prima di tutto il territorio dove nasce, un giardino curato e armonioso immerso nel verde delle colline di Acquaviva Collecroce.

Gli ettari vitati sono 4, di cui 3 di tintilia e 1 di aglianico.
I vigneti si trovano in collina a circa 500m s.l.m. nell’entroterra molisano, a circa 30 km dal mare e 70 km dal capoluogo Campobasso. La scelta della posizione dei vigneti, su terreno prevalentemente argilloso, è maturata al fine di creare un ideale pedoclima per la tintilia. Vi sono buone escursioni termiche non solo tra le stagioni ma anche tra giorno e notte; la zona è ben ventilata persino in estate e la temperatura tra giorno e notte può variare anche di 15 gradi. Una passeggiata per i filari denota una cura incredibile per queste piante, tenute come fosse un giardino.
Non c’è irrigazione e la produzione è tenuta molto bassa per ottenere la massima qualità. Un lavoro attento e costante, la selezione delle gemme, distanziandole in modo che non vadano in competizione tra loro, il diradamento dei grappoli verdi così che solo i più belli e meglio assolati possano arrivare alla vendemmia e lo sfoltimento delle foglie prima del raccolto permette di ottenere un’ottima maturazione delle uve. Pochissimi trattamenti di solo zolfo e rame, che sono pietre naturali, proteggono da possibili attacchi di funghi e parassiti. Tutta quest’attenzione e cura meticolosa per il vigneto è frutto sia di una cultura e educazione familiare di rispetto e amore per la terra ma anche della preparazione di Vincenzo Cianfagna, specializzato in agronomia, che lo porta a occuparsi in prima persona dei vigneti.

L’obiettivo è di portare in cantina un’uva sanissima per poterla vinificare con tecniche tradizionali, un po’ come facevano gli avi quando producevano vino per il loro consumo personale, in maniera sana e genuina. Il livello di solfiti presente nei vini è inferiore a quello consentito in agricoltura biologica.

Azienda Agricola Falkenstein

La rinomata azienda vitivinicola Falkenstein, da 400 anni di proprietà della famiglia Pratzner, è situata alla sinistra orografica della Val Venosta, sulla cosiddetta Rocca del Falco, che dall’alto domina il paese di Naturno.
L’azienda si trova a ridosso del monte Sonnenberg e si estende con i suoi 12 ettari di vigna su una collina in zona soleggiata a 650 metri s.l.m. Il clima particolare, con giorni caldi e notti fresche, si presta perfettamente alla coltivazione delle varietà Weissburgunder (Pinot Bianco), Blauburgunder (Pinot Nero), Sauvignon e Gewürztraminer, ma soprattutto del Riesling, tant’è vero che il Riesling di Falkenstein è considerato uno dei migliori a sud della Germania.

Quella che un tempo era un’azienda agricola e vinicola si è trasformata negli anni, dal 1989 al 2005, in un’azienda esclusivamente vitivinicola, con produzione annua di circa 90.000 bottiglie. Nel 1995 Bernadette e Franz Pratzner decisero di abbandonare la coltivazione di mele, tipica della Valle Venosta, per dedicarsi esclusivamente alla viticoltura, scelta difficile visti gli ostacoli al successo dell’impresa.
Franz Pratzner, uomo di grande esperienza in vigna, armato di passione e di coraggio, ha creduto nel suo progetto nonostante le oggettive difficoltà di un clima quasi proibitivo e di un terreno roccioso con pendenze da vertigine.

Anche in questo caso, come per la Valtellina, la Val d’Aosta e le Cinque Terre in Liguria, possiamo parlare di viticoltura eroica.
I filari, infatti, trovano posto su un terreno impervio, sorretto da muretti a secco, che rendono la lavorazione decisamente impegnativa, ma possibile grazie ai terrazzamenti allestiti con lavoro e tanta pazienza. Gli impianti sono fitti, fittissimi, fino a 12.000 ceppi, cosa rarissima in Alto Adige, ma i risultati sembrano dargli ragione: vini di grande finezza, con un occhio alla Mosella per il Riesling e mineralità spiccata per il Sauvignon e il Pinot Bianco.

Azienda Agricola Giorgio Meletti Cavallari & C.

L’azienda agricola di Giorgio Meletti Cavallari è nata nel 2002; si trova in Toscana, sulla costa tirrenica, all’interno di una delle più famose aree vinicole italiane, la D.O.C. Bolgheri.
Giorgio è figlio d’arte; cresciuto fra le vigne del Podere Grattamacco, ha costruito un’azienda tutta sua nel 2002, quando aveva solo 24 anni, partendo dall’impianto dei primi vigneti, fino alla realizzazione della cantina ispirata a criteri di funzionalità e di praticità. L’azienda ora comprende 8 ettari vitati di proprietà e un nuovissimo agriturismo lungo la famosa strada Bolgherese.

I vigneti dell’azienda sono: il Vigneto Piastraia e il Vigneto Vallone, ubicati in località diverse, questo perché ogni zona ha una sua peculiarità che caratterizza al meglio il vino proveniente da quel terreno.

Il vigneto Piastraia (4 ha) simbolo dell’azienda si trova sulla cima della collina di Castagneto ad oltre 300 m sul livello del mare, offrendo una vista mozzafiato sul mare e sulle isole dell’arcipelago toscano. Il terreno è caratterizzato da una elevata presenza di scheletro e di scisti galestrosi.

Il vigneto Vallone (4 ha) si sviluppa lungo la rinomata Via Bolgherese, nella proprietà Villa Borgeri, anche agriturismo aziendale, in una zona di basso collinare, dove troviamo un terreno franco-argilloso mediamente calcareo da cui provengono il bianco e il rosato.
La scelta dei vitigni ha seguito le indicazioni del disciplinare della D.O.C. Bolgheri: Cabernet Sauvignon in maggioranza, Merlot, Cabernet Franc e Syrah per le uve a bacca rossa e Vermentino e Viognier per le uve a bacca bianca.
I vitigni rossi sono tutti allevati a cordone speronato mentre quelli bianchi a guyot: hanno tutti una densità d’impianto mediamente alta (6.000 ceppi a ettaro) e sono coltivati nel rispetto dell’ambiente.
La vendemmia è manuale, come gran parte delle lavorazioni colturali.

Azienda Agricola Giovanni Almondo

La Famiglia Almondo è censita nei registri comunali di Montà a partire dal XIV secolo. Gli Almondo abitano da sempre in Località Vittori di Montà, cuore delle vigne di Arneis di oggi, epicentro della vita contadina di allora. Accanto alla vite a bacca bianca, la cui coltivazione è attestata nel corso dei secoli da computi e codici legislativi, la zona è sempre stata considerata eccezionale per asparagi, fragole e pesche. Similmente a queste colture, l’Arneis di Montà eccelle per profumi e sapidità. Dal 2015 l’Azienda può contare su una nuova cantina fornita di tutte le più avanzate tecnologie per la produzione dei vini bianchi. Tra queste un locale per il controllo della temperatura dell’uva prima della pressatura, un nuovo impianto di imbottigliamento allo stato dell’arte, un locale per lo stoccaggio bottiglie a temperatura costante 15°C alimentato da un impianto fotovoltaico da 40 kilowatt. Il nuovo progetto coniuga al meglio la tecnologia con l’estetica e l’architettura. Al carattere fresco e raffinato dei vini corrisponde la luminosità di spazi moderni e l’eleganza di uno stile contemporaneo.

Azienda Agricola Monsupello

L’Azienda Agricola Monsupello pone le sue basi oltre un secolo fa, nel 1893, quando la famiglia Boatti in località Cà del Tava nel comune di Oliva Gessi già si dedica alla cura di propri vigneti. Nel 1914 i Boatti acquistano a pochi chilometri di distanza, un altro fondo detto “Podere La Borla” nel comune di Torricella Verzate. Qui costituiscono la cantina, quella stessa che oggi è stata potenziata e ammodernata per la vinificazione delle uve dei poderi originari e di quelli via via acquistati. Nel 1959, Carlo Boatti imprime all’Azienda un ulteriore sviluppo, la rimoderna acquisendo nuovi terreni nei comuni di Casteggio, Redavalle, Pietra de’ Giorgi, ridisegna la struttura varietale con l’introduzione di nuovi vitigni, attua nuove strutture di cantina, realizza un moderno impianto di vinificazione, imbottigliamento e stoccaggio dei vini. Oggi la Monsupello è gestita dagli Eredi di Carlo, la moglie Carla e i figli Pierangelo e Laura.

 

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Azienda Agricola Morella

L’azienda nasce con l’obiettivo di valorizzare un patrimonio assolutamente unico ed irripetibile quale sono i vigneti “antichi”. In questa ottica sono stati individuati in una delle zone più vocate dell’agro di Manduria, a circa due chilometri dal mare, cinque ettari di Primitivo di età compresa tra i 35 e 80 anni allevati ad alberello su “terra rossa”.
La produzione non va oltre i 55 quintali di uva per ettaro e questo consente di ottenere una materia prima di assoluta concentrazione e di livello qualitativo superiore, primo ed imprescindibile presupposto per un grande vino.
Sul tradizionale sistema di produzione ad alberello si innesta anche la tecnica enologica tesa al recupero di una certa tradizione vinicola del passato (vinificazione a tini aperti, follature manuali, torchio verticale, …), attraverso la quale si è cercato di conservare le caratteristiche originarie del Primitivo e soprattutto di valorizzare gli aspetti di un vitigno autoctono dalla spiccata personalità.
Al Primitivo è stato aggiunto il Malbek con l’idea di ricostruire un connubio nato in Puglia nei primi anni post-fillossera, quando i colonizzatori bordolesi venivano a comprare il vino pugliese per dare struttura ai loro eleganti, ma pur magri vini e consigliavano ai contadini le varietà da impiantare!!! Il risultato è sicuramente piacevole e sorprendente e incorag-gia ad esplorare nuove strade pur sempre rimanendo nell’ambito della tradizione.
Il Primitivo ‘Old Vines’ invece è il risultato della selezione di uva fatta nella vigna più vecchia. Il pensiero che questi alberelli sono stati piantati a mano 80 anni fa, spinge a continuare l’opera iniziata da un contadino negli anni trenta.
Il risultato è una esplosione di sensazioni che vanno dalla prugna alla ciliegia, dal pepe nero al tabacco…
Nello stesso spirito di ricerca e tradizione, oggi si aggiunge un nuovo cru di Primitivo, ‘La Signora’ che mostra un’altra faccia dello stesso vitigno, questa volta in una veste più elegante ma allo stesso tempo concentrato ed espressivo; un pugno di ferro in un guanto di velluto…
Per quanto riguarda gli aspetti agronomici, l’azienda ha da sempre un approccio molto naturale, facendo ricorso all’uso di tecniche agricole quali inerbimento del terreno con sfalcio, non coltivazione, pacciamatura sulla fila ed evitando l’uso di prodotti chimici sistemici; inoltre da anni è in corso l’esperienza sull’uso di preparati biodinamici e preparati a base di erbe (macerati di ortica e di equiseto) convinti sempre più che questo permetta di avere una materia prima migliore per poter esprimere con maggiore nitidezza il terroir.

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